Lotto No. 45


Guido Reni


(Bologna 1575–1642) attribuito a, Lucrezia, olio su tela, cm 93 x 78 cm, in cornice,

Provenienza: collezione Pasolini dell’Onde, Ravenna fino al 1976; collezione privata europea

Perizia: dott. Emilio Negro come opera interamente autografa di Guido Reni - comunicazione scritta.

Sono almeno due le versioni interamente autografe conosciute della presente composizione di Guido Reni, e siamo estremamente grati al dott. Emilio Negro per aderire ad una piena attribuzione a Guido Reni per il dipinto qui in esame (comunicazione scritta). Il dott. Negro rimanda la data d’esecuzione del presente dipinto al 1622 circa. Il successo di questa composizione è attestato dalla produzione non soltanto delle repliche del maestro stesso ma anche dalle repliche dello studio e dalle numerose copie. Guido Reni ha spesso ripreso il soggetto della Lucrezia in diversi formati: a figura intera, a tre quarti e a mezza figura, come nel dipinto qui in esame. La fama del soggetto reniano fu tale all’epoca che addirittura Ulisse Bentivoglio scrisse un poema in elogio alla Lucrezia e lo pubblicò nel 1632. Le altre due versioni autografe di questa composizione sono presenti rispettivamente a New York, collezione privata, cm 98 x 74 (vedi S. Pepper, Guido Reni, L’Opera Completa 1988, cat. n. 143, fig. 125, ill.), che Stephen Pepper ha datato al 1632, versione quindi successiva al dipinto qui in esame. L’altra versione è a Modena, collezione privata, cm 85 x 76 (vedi op. cit. no. 22, fig. 16, ill.) che Pepper ha datato al 1622–23, rendendo la versione di Modena, quasi contemporanea all’ opera qui presentata.
Pepper ritiene la versione di Modena il prototipo di questa celeberrima composizione. Secondo gli archivi risulta che nel 1624 la famiglia romana Patrizi era in possesso di un dipinto di Guido Reni raffigurante Lucrezia (vedi H. Hibbard, ‘Guido Reni’s Corsini Magdalen: its date and influence’, in Memoriam Otto J. Brendelm New York, 1976, p. 229, no. 11). Il soggetto della Lucrezia, figura leggendaria della Repubblica romana sarebbe stata una commissione appropriata per un patrizio romano. Fu Lucrezia che, secondo Livio, ispirò la rivoluzione che rovesciò la monarchia e stabilì la Repubblica a Roma. La violenza subita da parte di Sesto Tarquinio, figlio del re e il conseguente suicidio di Lucrezia, provocò una sommossa popolare contro la tirannia dell’ultimo re di Roma, Lucio Tarquinio il Superbo, e la conseguente istituzione della repubblica romana cacciando i Tarquini via da Roma. Il professor Andrea Emiliani ha suggerito l’attribuzione a Giovan Francesco Gessi o Giacomo Sementi per il presente dipinto.

Provenienza: collezione Pasolini dell’Onde, Ravenna fino al 1976; collezione privata europea Perizia: dott. Emilio Negro come opera interamente autografa di Guido Reni - comunicazione scritta. Sono almeno due le versioni interamente autografe conosciute

Esperto: Mark MacDonnell Mark MacDonnell
+43 1 515 60 403

mark.macdonnell@dorotheum.at

21.04.2010 - 18:00

Prezzo realizzato: **
EUR 73.500,-
Stima:
EUR 60.000,- a EUR 80.000,-

Guido Reni


(Bologna 1575–1642) attribuito a, Lucrezia, olio su tela, cm 93 x 78 cm, in cornice,

Provenienza: collezione Pasolini dell’Onde, Ravenna fino al 1976; collezione privata europea

Perizia: dott. Emilio Negro come opera interamente autografa di Guido Reni - comunicazione scritta.

Sono almeno due le versioni interamente autografe conosciute della presente composizione di Guido Reni, e siamo estremamente grati al dott. Emilio Negro per aderire ad una piena attribuzione a Guido Reni per il dipinto qui in esame (comunicazione scritta). Il dott. Negro rimanda la data d’esecuzione del presente dipinto al 1622 circa. Il successo di questa composizione è attestato dalla produzione non soltanto delle repliche del maestro stesso ma anche dalle repliche dello studio e dalle numerose copie. Guido Reni ha spesso ripreso il soggetto della Lucrezia in diversi formati: a figura intera, a tre quarti e a mezza figura, come nel dipinto qui in esame. La fama del soggetto reniano fu tale all’epoca che addirittura Ulisse Bentivoglio scrisse un poema in elogio alla Lucrezia e lo pubblicò nel 1632. Le altre due versioni autografe di questa composizione sono presenti rispettivamente a New York, collezione privata, cm 98 x 74 (vedi S. Pepper, Guido Reni, L’Opera Completa 1988, cat. n. 143, fig. 125, ill.), che Stephen Pepper ha datato al 1632, versione quindi successiva al dipinto qui in esame. L’altra versione è a Modena, collezione privata, cm 85 x 76 (vedi op. cit. no. 22, fig. 16, ill.) che Pepper ha datato al 1622–23, rendendo la versione di Modena, quasi contemporanea all’ opera qui presentata.
Pepper ritiene la versione di Modena il prototipo di questa celeberrima composizione. Secondo gli archivi risulta che nel 1624 la famiglia romana Patrizi era in possesso di un dipinto di Guido Reni raffigurante Lucrezia (vedi H. Hibbard, ‘Guido Reni’s Corsini Magdalen: its date and influence’, in Memoriam Otto J. Brendelm New York, 1976, p. 229, no. 11). Il soggetto della Lucrezia, figura leggendaria della Repubblica romana sarebbe stata una commissione appropriata per un patrizio romano. Fu Lucrezia che, secondo Livio, ispirò la rivoluzione che rovesciò la monarchia e stabilì la Repubblica a Roma. La violenza subita da parte di Sesto Tarquinio, figlio del re e il conseguente suicidio di Lucrezia, provocò una sommossa popolare contro la tirannia dell’ultimo re di Roma, Lucio Tarquinio il Superbo, e la conseguente istituzione della repubblica romana cacciando i Tarquini via da Roma. Il professor Andrea Emiliani ha suggerito l’attribuzione a Giovan Francesco Gessi o Giacomo Sementi per il presente dipinto.

Provenienza: collezione Pasolini dell’Onde, Ravenna fino al 1976; collezione privata europea Perizia: dott. Emilio Negro come opera interamente autografa di Guido Reni - comunicazione scritta. Sono almeno due le versioni interamente autografe conosciute

Esperto: Mark MacDonnell Mark MacDonnell
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Hotline dell'acquirente lun-ven: 10.00 - 17.00
old.masters@dorotheum.at

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Asta: Dipinti antichi
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 21.04.2010 - 18:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 10.04. - 21.04.2010


** Prezzo d’acquisto comprensivo dei diritti d’asta acquirente e IVA

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